Storia di Don Carlo Gnocchi ed altri eroi della Ritirata
“Un Santo con la penna, storia di Don Carlo Gnocchi e altri eroi della Ritirata” è un lavoro narrativo che ripercorre uno degli episodi più tragici della seconda guerra mondiale: la terribile ritirata di Russia che costò la vita a 100 mila soldati italiani, molti dei quali alpini, ma che coinvolse ben 229 soldati italiani, mandati allo sbaraglio dal regime fascista. E’ una sintesi ben bilanciata fra guerra e fede. La prima che rende grande la seconda. E’ la storia di un cappellano militare che sarebbe diventato Santo, ma attraverso i suoi occhi e la sua unica arma da battaglia (un minuscolo crocefisso) è la storia di tutti quei ragazzi.
Un’ora abbondante in cui racconto aneddoti ed episodi. Prima della campagna di Russia, poi del ripiegamento, con un’attenzione particolare alla divisione alpina Tridentina, nella quale Don Carlo era inquadrato come tenente cappellano. Una storia che si concentra in 9 giorni: dalla sera del 17 gennaio 1943 quando per la Tridentina arrivò l’ordine di ripiegare, alla notte del 26 gennaio, dopo la terribile battaglia di Nikolajewka, con un ultimo, struggente episodio: l’alpino Tobia, attendente di Don Carlo, incurante del freddo atroce di quella notte, uscì a soccorrere il cappellano, lo trasportò sulle spalle fino all’interno di un’isba e con grande coraggio e altruismo riuscì a salvargli la vita. Tobia aveva salvato la vita a un Santo.